Pesca al sarago con la bolognese
Pesca al sarago con la bolognese
Prima di parlare della tecnica è bene informarvi dei migliori periodi per pescare il sarago e delle sue abitudini alimentari.
Molto attivo dalla primavera fino all'inizio dell'autunno,il sarago predilige i fondali rocciosi o misti (roccia e sabbia),dove si intana in qualche buca pronto ad uscire per cibarsi.
Di giorno è raro che vada a caccia di cibo (lo fa durante la scaduta),comincia a cacciare dopo il tramonto,momento in cui è solito setacciare il fondale in cerca di molluschi.
Sapendo questo possiamo prepararci al meglio alla nostra battuta di pesca al sarago con la canna bolognese.
Ottime quindi le scogliere naturali o artificiali,dove pescheremo con bolognesi abbastanza lunghe con galleggiante fisso.Tra gli scogli il nylon in bobina avrà dimensioni dallo 0,22 allo 0,26 e terminali 0,16-0,18,questo per evitare rotture dovute allo sfregamento del filo con le rocce.Le migliori esche sono i formaggi duri e i tocchetti di sardina.Sondiamo e cerchiamo di posizionare la nostra esca più vicino possibile al fondo.Gli ami dal 9 al 16 in base al nostro innesco.
Buoni risultati possiamo averli anche dai moli o nei porti,a patto che ci sia una buona profondità d'acqua.In questi luoghi possiamo diminuire i diametri dei nostri monofili,ma sia il nylon imbobinato sia i terminali dovranno essere di buona qualità,perché il sarago attacca in maniera molto dura e ingoia completamente l'esca ed è molto combattivo durante il recupero.
Dai porti la migliore esca è l'universale bigattino.Pastureremo la nostra zona di pesca sempre con i bigattini lanciati con la fionda.Possiamo innescare sull'amo anche bocconi da tre bigattini tutti insieme; il sarago a differenza della sospettosa spigola,non fa molti complimenti!